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Chakra nello Yoga e ruote di luce e meditazione

Chakra nello Yoga e ruote di luce e meditazione

Ruote di luce perché la parola chakra, in sanscrito, vuol dire “ruota”, “vortice”.

A ciascuno di questi sette centri energetici disposti lungo l’asse del corpo umano, corrisponde una determinata quantità di energia che influenza il corpo e la mente.

La meditazione è un modo di vivere in contatto con l’Unità, e per “addestrarci” ad essere consapevoli che “l’uno esiste nel tutto”.

Essa può aiutarci soprattutto se disposta in parallelo ad altre attività sia di sviluppo energetico che anche materiale, come quelle sportive; moltissime danzatrici utilizzano lo Yoga per sbloccare determinati centri energetici e favorire poi il movimento fisico.

Da qui, sempre il più grande utilizzo di questa “pratica” per sentire e per entrare in contatto con l’energia che scorre all’interno di noi.

La meditazione è un’esperienza contemplativa, introspettiva che ci aiuta a risvegliarci dai sogni e dalle illusioni del mondo fenomenico, trascendendo la nostra visione soggettiva del mondo, rivelando la realtà effettiva.

Grazie alla meditazione, possiamo partecipare direttamente alle nostre esperienze in modo intimo e invocativo, riuscendo ad avere un approccio semplice con la vita. Non si tratta soltanto, di essere vivi in modo più cosciente. Si tratta di essere!

Fra le tante letture che ho fatto sulla meditazione, una che mi ha molto colpito diceva: “per spiegare la meditazione non scrivere niente e lascia un foglio bianco.”

E’ con questo approccio spontaneo e naturale che si può divenire consapevoli dell’energia che scorre attraverso i chakra.

E’ necessario avere un contatto più forte con la natura ecco perché, coloro che si avvicinano, pensando che basti leggere libri sull’argomento, per divenire consapevole di questi 7 centri energetici, non sono vicini alla possibilità di interiorizzare questi concetti e rendersi conto che non stiamo parlando di qualcosa di esterno a noi, di una tecnica da imparare leggendo e imparando a memoria le varie descrizioni.

E’ importante sviluppare l’attenzione all’interno di noi, ecco perché a mio avviso la meditazione è essenzialmente qualcosa che ci fa vivere nel qui e nell’ora senza essere travolti dal fiume di pensieri, emozioni, paure etc. Stiamo parlando di energia e quest’ultima non è percepibile dai nostri cinque sensi, soprattutto così come siamo abituati ad usarli.

Questo non toglie, che da lunghi studi e sperimentazioni si è potuta conseguire la certezza di poter sviluppare in modo più profondo la nostra possibilità di percezione. Quindi, seguendo questa strada, che richiede: pratica, volontà, ed esercizio costante, ognuno di noi può arrivare a percepire e conoscere consapevolmente questo “fantomatico” mondo energetico.

Quello che personalmente posso fare è una descrizione puramente indicativa, per poter accedere a questo mondo che ci appartiene e di cui non siamo consapevoli, che lunge dal sostituirsi alla volontà e la costanza di sperimentare personalmente quanto vi ho semplicemente descritto in questi articoli.

Dopo questo primo passo, più che raccogliere un’infinità di informazioni che qualsiasi libreria ben fornita può mettervi a disposizione, rimane un’unica strada che è quella che non ha niente a che vedere con la sperimentazione “modaiola” e fine a sé stessa, ma al contrario fatta di rispetto e di accettazione dei diversi gradi della nostra comprensione e percezione che ci conduce verso una consapevolezza del sentire sulla propria “pelle”, scoperte straordinarie di cui parla qualcun altro.

1°: Chakra della radice “Muladhara”

Le parti del corpo connesse sono: colonna vertebrale, ossa, denti, unghie e il sangue e la formazione delle cellule. Le ghiandole connesse sono: le surrenali. Se il primo chakra funziona in modo armonico, l’ esistenza sarà caratterizzata da soddisfazioni serenità, forza interiore, stabilità. Se i chakra superiori ad esempio si sono sviluppati maggiormente, di quelli inferiori, la sensazione che proverete di non completa appartenenza a questo mondo potrebbe indicare una carenza a livello del primo chakra. Se non funziona bene o è addirittura è chiuso si sarà soggetti a identificarsi eccessivamente con gli aspetti materiali, soggetti a debolezze sessuali, si eccederà con il cibo, l’alcool ecc ecc. Sul piano fisico ci sarà l’incapacità a lasciarsi andare e il desiderio di possesso verrà esternato spesso in forma di stitichezza e sovrappeso. Si mancherà di resistenza fisica ed emotiva. Si potrà avvertire un senso di fuga rispetto alle situazioni da affrontare, ci si sentirà oppressi tutto questo fino a quando non si imparerà ad accettare le situazioni difficili come momenti fondamentali per il nostro cammino verso uno sviluppo olistico.

2°: Chakra sacrale “Svadhisthana”

A livello fisico è collegato agli organi riproduttivi, reni e vescica. Tutti i liquidi come il sangue, la linfa, i succhi gastrici e lo sperma. Gli organi collegati sono le gonadi, ovaie prostata, testicoli. Il secondo chakra è il centro della creatività, delle energie sessuali e delle emozioni primordiali allo stato puro. Le nostre relazioni interpersonali, specialmente quelle con il sesso opposto, vengono influenzate dall’armonico o disarmonico funzionamento del secondo chakra. Il funzionamento armonico, si manifesta con lo scorrere naturale della vita e dei sentimenti, ci si apre a se stessi e agli altri con spontaneità e tranquillità. Si avverte in tutto il corpo un flusso di energia vitale che accarezza, anima e mente, quindi si avverte un senso di profondo appagamento. I sentimenti saranno spontanei, immediati. Un funzionamento disarmonico si verifica spesso nel periodo della pubertà in quanto il risveglio delle energie sessuali può infondere un senso di incertezza se ci si trova impreparati a gestire questo risveglio. Solitamente chi ha questo chakra bloccato o mal funzionante è incapace di esprimere spontaneamente il potenziale creativo della sessualità. Ne consegue, un manifestarsi in modo improprio di questa energia: eccessive fantasie sessuali oppure, repressione del desiderio sessuale che ogni tanto esplode. E’ importante consapevolizzare, che il motivo, per cui non si riesce ad ottenere un senso di appagamento, si trova all’interno di noi stessi.

3°: Chakra dell’ombelico “Manipura”

Le parti del corpo collegate sono: fondo schiena, addome, sistema digestivo, stomaco, fegato, milza cistifellea e sistema nervoso autonomo. Gli organi collegati sono (pancreas) fegato. Il terzo chakra viene anche definito anche, plesso solare, che rappresenta il nostro sole, il nostro centro di energia. Questa è la parte del nostro corpo da cui vengono irradiate le nostre energie emotive, è sempre questo centro a controllare per la massima parte i nostri rapporti con gli altri, le nostre antipatie e simpatie. Il compito più importante del terzo chakra è di affinare gli impulsi e di desideri dei chakra inferiori e consentendo a quelli superiori di manifestarsi nel mondo materiale per ottenere un appagamento più ampio. Lo stato generale del nostro umore dipende per larghissima parte dalla quantità di luce che consentiamo di far risplendere all’interno di noi stessi. Quando il terzo chakra è aperto, ci sentiamo illuminati, pieni di gioia. Se invece è bloccato ci sentiamo depressi o turbati, quindi anche la nostra visione della vita ne risentirà. Tramite il plesso solare percepiamo direttamente anche le vibrazioni delle altre persone e reagiamo di conseguenza. Se percepiamo, vibrazioni negative, la contrazione del terzo chakra ci avviserà del pericolo imminente. L’obiettivo però è rendere la nostra luce interiore talmente forte da avvolgere il nostro corpo come una se fosse una corazza protettiva.

4°: Chakra del cuore “Anahata”

Le parti del corpo associate sono: cuore, parte superiore della schiena, parte bassa dei polmoni, sangue, circolazione sanguigna, epidermide. Gli organi connessi sono il timo Il chakra del cuore collega i tre centri inferiori fisici ed emotivi, ai tre centri superiori, mentali e spirituali. Tramite questo centro energetico riusciamo a cogliere la bellezza della natura come pure quel senso di armonia che esiste nella musica, nell’arte e nella poesia, è in questo chakra che immagini, suoni e parole si trasformano in sentimenti, il suo fine è arrivare ad una perfetta unione attraverso l’amore Il quarto chakra è completamente aperto, è il centro dell’amore profondo vero e incondizionato. Il quarto chakra svolge un ruolo decisivo nell’affinare le percezioni che accompagnano l’apertura del terzo occhio; infatti le più elevate capacità del terzo occhio si sviluppa simultaneamente con il chakra del cuore. Un chakra del cuore invece che funziona in modo non armonico si manifesterà in vari modi: un eccessivo altruismo, aspettandoci riconoscimenti o gratitudine in cambio dell’amore che abbiamo donato. Ci s Tenerezze e attenzioni ci metteranno a disagio. Sul piano fisico questo atteggiamento di solito viene accompagnato da un torace eccessivamente largo, che funge quasi da corazza di difesa interna contro ogni possibilità di attacco o sofferenza esterna. Saremo estremamente vulnerabili alle offese e dipendenti dall’amore e dall’affetto degli altri. Subentra instabilità e spesso stati depressivi.

5°: Chakra della gola “Vishuddha”

Le parti fisiche collegate sono: collo, gola e mascella. Orecchie, voce, trachea, bronchi, la parte superiore dei polmoni, esofago e braccia. Gli organi associati sono la tiroide. Il quinto chakra è il centro della capacità umana di esprimersi e comunicare Avere il quinto chakra completamente aperto vuol dire esprimere liberamente e senza remore i nostri sentimenti, pensieri e conoscenza interiore. Si sarà anche capaci di rivelare le proprie debolezze e mostrare le forze. Si possiede l’abilità di esprimere completamente noi stessi attraverso la personalità. Se le circostanze lo richiederanno, si rimarrà in silenzio ad ascoltare gli altri con tutto il cuore e la comprensione. Liberi da pregiudizi e possedendo una grande apertura interiore, saremo aperti alla realtà delle dimensioni sottili dalle quali arriverà la guida della nostra voce interiore che ci accompagnerà lungo il cammino della nostra vita. Se invece questo chakra è bloccato verrà influenzato il livello di comunicazione tra mente e corpo e quindi o eccedere nella comunicazione o addirittura andare in chiusura, timorosi di viversi e portar fuori la propria conoscenza interiore.

6°: Chakra della fronte “Ajna”

Le parti del corpo collegate sono: volto, occhi, orecchie, naso. Cervelletto, sensi frontali, sistema nervoso centrale. L’organo collegato è la ghiandola pituitaria cioè l’ipofisi. La percezione consapevole dell’essere avviene tramite il sesto chakra. Questa è la sede delle più elevate facoltà mentali, delle capacità intellettuali di discernimento, nonché della memoria e della volontà. Il terzo occhio completamente aperto ci da la possibilità di entrare in possesso di una capacità di visualizzazione molto sviluppata e della facoltà di intuire molte cose con immediatezza. La conseguenza più frequente del cattivo funzionamento di questo chakra è pesantezza alla testa. Saremo soggetti a ragionamenti disordinati confusi e totalmente dominati da conflitti emotivi irrisolti. Probabilmente saremo smemorati, la vita sarà disturbata, perderemo facilmente la testa nelle situazioni più impegnative, soggetti a vaneggiamenti sciocchi privi di uso, i nostri ragionamenti potrebbero conformarsi a quelli della maggioranza. La vita potrebbe essere dominata da desideri materiali, necessità fisiche ed emozioni incontrollate quindi reputeremo i ragionamenti e riflessioni spirituali solo una faticosa perdita di tempo.

7°: Chakra della corona “Sahasrara”

La parte fisica collegata è il cervello, l’organo collegato è la ghiandola pineale (Epifisi). Il settimo chakra accomuna in sé tutte le energie dei centri inferiori, è l’origine e il punto di partenza per la manifestazione delle energie di tutti gli altri chakra. La consapevolezza che ci arriva da questo centro energetico e va al di là della conoscenza che ci deriva dal terzo occhio. Quando questo chakra si attiva, qualsiasi blocco presente negli altri centri energetici, finisce con il dissolversi. Non è corretto parlare di blocchi nel settimo chakra, può accadere che si sia sviluppato in misura maggiore o minore. Quando il chakra della corona inizia ad aprirsi, si attraversano momenti in cui la separazione tra la realtà interna ed esterna si dissolve sempre di più, non creando più fratture in noi stessi. La consapevolezza diventa completa. Tuttavia senza l’apertura di questo chakra, la vita potrebbe sembrare senza senso e la paura della morte più forte. Solitamente quando ciò accade ci si rifugia in attività frenetiche, ci si ammala, e si è costretti al riposo. I messaggi del corpo non devono essere trascurati: potremo trovarci coinvolti in una esistenza superficiale ed impedire quindi che le nostre potenzialità si sviluppino completamente.