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Danza e neuroscienze

Danza e neuroscienze

La danza ci emoziona, quando danziamo ci sentiamo parte di qualcosa di superiore che supera ogni barriera fisica e ci trasborda nella nostra intimità emozionale.

Le emozioni e le sensazioni nascono dal medesimo organo e dai medesimi impulsi neurologici dai quali a loro volta, nasce anche il movimento che poi genererà a sua volta altre emozioni.

Quando piangiamo, siamo allegri, malinconici, innamorati, stupiti, delusi, galvanizzati significa che nel nostro cervello sta accadendo qualcosa, un interscambio di micro impulsi elettrici all’interno del nostro cervello, che poi vengono tradotti attraverso i vari stati emozionali.

Da secoli l’uomo ha sempre cercato di interpretare i segnali emotivi traducendoli in impulsi chimici ed elettrici, aventi come sede principale il nostro cervello.

Diversi studi hanno provato a carpire le origini e la propagazione dei segnali emotivi all’interno della nostra mente, il tutto in modo da isolarli e studiarli nel migliore dei modi.

A questo si rivolgono le Neuroscienze, che grazie al loro vasto archivio di informazioni scientifiche basate sul cervello e su esperimenti importanti sia del passato che attuali, ed in continuo sviluppo, hanno da sempre cercato di localizzare le emozioni all’interno della mente umana, con l’obiettivo specifico di mostrare come i nostri “transistor cerebrali” e le nostre esperienze sia fisiche che sensoriali, non rappresentino fattori separati ma piuttosto dei metodi differenti di raccontare una medesima vicenda.

Secondo alcuni medici, studiosi e psichiatri del passato come Sidney Siegel, il quale afferma che è la mente (intesa come pensiero) che nasce dall’attività cerebrale, le quali strutture, reazioni e funzioni sono tutte influenzate dalle varie esperienze interpersonali, possiamo intuire quanto le stesse sperimentazioni mentali, psichiche, emozionali, nonché fisiche e sensoriali siano fondamentali per i basamenti e la strutturazione del nostro vissuto interiore.

Tutto questo processo è ancor più incentivato quando ci troviamo in relazioni ad altri nostri simili (ma non solo con quelli).

Noi stessi, il nostro vissuto ma soprattutto il nostro carattere e il nostro modo di pensare è la rappresentazione diretta del nostro vissuto interpersonale, siamo il frutto di un processo continuo di interazioni che occorrono principalmente a forgiare la nostra personalità, siamo noi a scegliere infatti gli aspetti e le sfaccettature del nostro carattere basandoci su persone che abbiamo incontrato e recuperando dalle stesse il meglio (o a volte il peggio) che di loro ci ha colpiti.

Noi siamo il risultato di una somma di esperienze vissute non solo da noi stessi, ma soprattutto da altri, addirittura da persone che mai abbiamo avuto il piacere di incontrare, ma delle quali probabilmente possediamo un elemento della loro personalità caratteriale poiché è stato tramandato nel tempo.

Nella danza così come nell’arte avviene lo stesso, esistono le tecniche del passato, ma più ci avviciniamo ad esse e più possiamo scorgere il carattere di coloro che le hanno ideate, arricchendo così il nostro Mondo interiore sia sotto l’aspetto della conoscenza sia per quanto riguarda la formazione del nostro carattere e della nostra personalità.

Nello specifico, le emozioni sono in grado di modificare infiniti processi cerebrali, a volte tra i più importanti, determinando e influenzando così il nostro cammino interiore, il nostro modo di percepire la realtà, di compiere scelte e in definitiva, tutta la nostra vita.